Un accenno alla storia
Le prime tracce storiche della produzione di pasta in Italia, risalgono al 1122.
Queste sono riportate in un elenco di attività produttive commissionato da Ruggero Secondo, da cui si evince che nella cittadina di Trabia in Sicilia, esisteva già un'attivita produttiva di vermicelli (detti i tria) esportati anche nelle vicine Calabrie.
Molto tempo dopo, intorno al 1575, la pasta arriva a Napoli.
La pasta, alimento sazio, economico e di facile conservazione, consente al popolo napoletano di sopperire alla crescente richiesta di cibo derivante dall'aumento demografico della grande città. Il microclima del territorio ben si concilia con lo sviluppo del prodotto in quelle zone, poichè baciate dal sole, rinfrescate dal vento e soggette ad una temperatura sempre mite, idonea all'essiccazione.
Qui inizia la vera evoluzione dell'alimento pasta che si estende anche alle vicine Puglie e in tutta Italia.
Oggi, noi del pastificio Cinquepalmi ci proponiamo come conservatori di tecniche di produzione antiche, tramandateci dai nostri antenati, sviluppate in chiave moderna. Impastiamo la semola di grano duro proveniente dalla Puglia con acqua fredda, come si faceva una volta, usiamo solo trafile in bronzo per la produzione dei nostri formati, lavorando manualmente il prodotto. Completiamo il processo con l'asciugatura in essiccatoi statici, che riproducono le caratteristiche climatiche e naturali della Puglia, proprio come facevano i nostri padri.
Parlare adesso di pasta significa molto più che omaggiare un prodotto alimentare antico e di grande qualità, vuol dire evocare situazioni di condivisione, ricordi felici con le persone amate, insomma vivere un momento di benessere e felicità.
